Il dialogo nellla mente e' una cosa normale e frequente.

Una delle caratteristiche piú potenti e quindi da tenere in considerazione è quella che riguarda la capcita' della mente di trasfornare un opinione in una certezza assoluta, anche quando queste opunioni non abbiano fondamento alcuno.
La cosa non costituirebbe un problema laddove non ve ne fosse uno.
Al contrario, se ve ne fossero, bisognerebbe riflettere sul fatto che noi abbiamo un grande potere di manifestazione anche solo constatando che, cio' che crediamo essere vero nella mente crea un allineamento con le nostre scelte e azioni, (sarebbe meglio dire che le condiziona e determina) quindi abbiamo la capcità di trasformare quello che era solo una opinione (sconveniente e magari infondata) in realta'.
A questo punto è facile comprendere che se ci troviamo in situazioni o stati mentali spiacevoli sarebbe bene andare ad asservare i meccanismi mentali dai quali scaturiscano e che hanno determinato le scelte e le azioni che poi hanno manifestato lo stato indesiderato. Si potrebbe dire dunqhe esserne consapevoli.
Andare ad osservare il dialogo mentale è sicuranente un ottimo approccio per diventare consapevoli ed essere in grado di scegliere una condizione piú armoniosa.
Una delle cose che viene da pensare e sostenere a questo punto è che noi siamo responsabili di tutto quello che ci accade, non nel senso punitivo della parola ma costruttivo e creativo.
Certamente ci sono cose ed eventi che possiamo controllare direttamente, altre o altri no..
Inevitabilmente tutte due condizionano il nostro stato cioè la nostra vita e se certamente possiamo intervenire nel primo caso, cosí possiamo nel secondo se non cambiandone le caratteristiche sicuramente cambiando consapevolmente quale ne sia la reazione adottata a riguardo.
Questo significa che in un caso si puó agire piu' consapevolmente, nell'altro consapevolmente rispondere.
In ambedue i casi l' approccio di consapevolezza parte sempre dallo stesso fenomeno.. osservare consapevolmente il dialogo nella mente.
Questo permette di cambiare il risultato determinando la nostra posizione/scelta/azione/manifestazione/realta'.
È un discorso di convenienza, certo che lo è ed è giusto che lo sia. Perché in molti dei casi nei quali dimostriamo sofferenza, sicuramente vi è la possibilita'di strumentalizzare l'esperienza diventandone consapevoli e finalmente cambiandone l' effetto e risultato.
Questa non è una pillola , ma è un percorso che va affrontato molto piú che discusso.
È un approccio sperimentale che richiede, volontà (quindi una ragione bella e valida) apertura verso il nuovo (quindi coraggio) e devozione (quindi impegno) non dinenticando tempo e pazienza.
È un viaggio dove si riacquisiscono le proprie responsabilitá non nel senso di colpe ma nel senso di riappropriarsi del proprio potere di manifestazione e del fatto che siamo i diretti responsabili di ció che viviamo essendo consapevolmente in grado di influenzarne la manifestazione ( di cio'che viviamo).
Se non fisicamente anche solo psico-emotivamente.
Responsabilitá che ci permettono di reimpadronirci delle nostre idee, opinioni, certezze, attitudini e risultati cosicché da mandare tutto nella direzione desiderata o piú idonea a se stessi.*
*la casistica è i dividuale.
Le attivitá che promuoviamo a Om RRC Italia sono relative proprio a questo fenomeno.
Esse sono un percorso esperenziale e non meramente intellettuale/filosofico.
In questo percorso opinioni e certezze vengono rivisitate e modificate se necessario.
Questo processo include vari stadi: primo fra rutti quello della paura o scomodita' quindi resistenza.
Premettiamo: una condizione confortevole non equalizza una condizione favorevole in tutti i casi.
Essa significa solamente che vi sia una condizione familiare.. e una condizione di dolore ..se ripetuta abbastanza, diventa sicuramente familiare anch'essa.
Per questo motivo, il cambiamento,scuotendo una situazione familiare/confortevole, crea resistenza ad esso anche quando a farne le spese sia un qualcosa che ci arreca dolore e disagio.
Preferiamo rinanere nel familiare.
Per questo le attività promosse, basate molto su meditazioni che noi chiamiamo "applicate", non solo promuoveranno rilassamento ma andranno a lavorare sul concetto appena espresso, cioé quello di rendere familiare un cambiamento laddove questo cambiamento è resistito perché appunto lontano dalla nostra zona di comfort.
La parola Meditazione (tra le tante definizioni e interpretazioni) significa proprio questo, familiarizzare.. e familiarrizzando si diventa.. quindi meditando si trasforma.. noi stessi e di conseguenza la nostra realtà.
Questo viaggio/esperienza inizia dall'esterno per volgere all'interno per poi rinanifestarsi all'esterno e cosi via.
È un viaggio fatto di sorprese e eccitazioni, scoperte e soddisfazioni e perche'no anche momenti di confronto e sollecitazione emotiva(senonché mentale).
È per questi motivi che noi ad Om RC Italia diamo cosí importanza alla meditazione e lo facciamo con delle tecniche specifiche che aiutano l' individuo ad essere consapevole quindi a familiarizzare con se stesso.. con quello che lo caratterizza.. con quello che non serve o che non è mai servito o che non serve piu' e va lasciato indietro e con quello che è necessario che si voglia accogliere.
Cambia,migliora, evolvi il tuo dialigo mentale e cambia, migliora, evolvi la tua realta'.
Ovviamente se tutto funziona bene nella vita, queste tecniche ci permettono di mantenere questa armonia e funzionamento.
Ci vediamo al prossimo evento di Meditazione Applicata